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Per questo inverno, per fronteggiare il caro energia, l’accensione dei riscaldamenti in Italia è stata rinviata. Come stabilito dal decreto del 6 ottobre, il periodo di funzionamento si riduce di 15 giorni in totale per l’inverno 2022/23: la data di accensione slitta di otto giorni, mentre quella di spegnimento è anticipata di sette.
I riscaldamenti verranno utilizzati un’ora in meno al giorno e la temperatura massima consentita viene abbassata di un grado, senza superare i 19 gradi per le abitazioni e i 17 per i locali industriali, con una tolleranza di due gradi in entrambi i casi. Con questo piano l’Italia dovrebbe risparmiare oltre 3 miliardi di metri cubi di gas.
A Roma undici ore al giorno dal 14 novembre al 7 aprile
Come stabilito dal decreto n.412 dell’agosto 1993, l’Italia è divisa in sei fasce climatiche, dalla A alla F. Per quanto riguarda la fascia D, ossia i comuni di Roma, Firenze, Pescara e Foggia, l’accensione dei riscaldamenti è prevista l’8 novembre, mentre lo spegnimento avverrà il 7 aprile 2023.
A Roma, il sindaco Gualtieri ha firrmato il 14 novembre l'ordinanza n. 184 che prevede l'accensione dei riscaldamenti fino al 21 novembre per un massimo di 4 ore al giorno.
Le temperature miti di questo autunno 2022 stanno favorendo la possibilità di posticipare ulteriormente l’orario di accensione. A Milano, il sindaco Sala ha posticipato la data di accensione dal 22 al 29 ottobre e la stessa cosa è stata fatta a Bergamo e Cremona. A Varese, il Comune ha deciso di non accendere i riscaldamenti prima del 31 ottobre, a Imola e Bologna la data di accesione è stata spostata al 2 novembre.
Dove non si applicano le limitazioni
I limiti sugli orari di funzionamento dei riscaldamenti e sulle temperature non si applicano nei seguenti luoghi:
- ospedali
- cliniche
- case di cura
- edifici per assistenza sociale
- scuole materne e asili nido
- piscine e saune
- edifici con impianti a energie rinnovabili
La best practice individuale
Le linee guida ministeriali promuovono i seguenti comportamenti:
ridurre la temperatura e la durata delle docce;
limitare il tempo di accensione del forno;
abbassare il fornello dopo l’ebollizione;
limitare l’utilizzo degli elettrodomestici a pieno carico (lavatrice e lavastoviglie);
staccare le spine degli elettrodomestici quando non in funzione;
utilizzo funzione a basso consumo negli elettrodomestici che lo permettono.
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